Come pianificare il bilancio famigliare

piramide dei bisogni

Una buona organizzazione del bilancio famigliare permette di affrontare il futuro senza paura.
Segui la piramide: prima pensa alla protezione poi agli investimenti. Il nostro focus sulle polizze.

 

Protetti e al sicuro, noi e la nostra famiglia.
Così ci vorremo sentire, soprattutto con il passare degli anni e l’età che avanza. A raccontarlo è un’analisi condotta da Ipsos per ANIA (Associazione nazionale imprese assicuratrici) secondo cui 9 italiani su 10 si sentono vulnerabili ed esposti ai rischi: il 66% teme per l’autosufficienza e le cure, il 50% per la famiglia e i figli, il 48% per il reddito e il lavoro e il 37% per la pensione. La percezione del rischio, naturalmente, varia con l’età. I baby boomers (57-64 anni) sono particolarmente attenti alla non autosufficienza; la generazione “X” (41-56 anni) alla famiglia, figli e pensione; i millennials (27-40 anni) sono concentrati sul reddito da lavoro. Insomma i cambiamenti
in atto, politici ed economici, ma anche climatici (il 33% è molto preoccupato per i rischi ambientali) e le preoccupazioni per il futuro
hanno reso gli italiani più sensibili.
La percezione di un rischio nascosto dietro l’angolo fa crescere il desiderio delle famiglie di sentirsi protetti. Un obiettivo possibile se si
pianifica molto bene e si organizza per tempo il bilancio famigliare.

 

FUTURO INCERTO? NO, GRAZIE

Come si fa a rendere il futuro (e anche il presente) meno incerto?
Con qualche stratagemma è possibile per ogni famiglia riuscire ad accantonare risorse da destinare alla stipula di una o più polizze, che possano assicurarci protezione e tutela in caso di “inconvenienti” e farci sentire più al sicuro.
Per capire quanto destinare bisogna pianificare con cura il proprio bilancio familiare. Per prima cosa analizza sia le entrate (stipendio, pensione…) sia le uscite (spese alimentari, mediche, per la casa, per l’auto, per i viaggi…).
Prosegui dividendo le uscite (cioè le spese) in spese essenziali (rata del mutuo, affitto, bollette, spese alimentari, di trasporto, per la
salute) e spese superflue (vacanze, palestra, cene al ristorante, cinema).
Considera che non esiste una regola valida per tutti o che calzi a ogni famiglia. In generale è buona norma per una equilibrata distribuzione delle entrate destinare il 50% alle spese essenziali, il 30% per le spese superflue e il 20% in risparmi.

PRIMA LA POLIZZA, POI LA PENSIONE

Fatti questi calcoli, punta a un obiettivo realizzabile come, ad esempio, la protezione della tua famiglia con la stipula di una polizza ad hoc (nelle schede accanto trovi le principali tipologie). Per trovare i fondi da investire, occorre limare qualche spesa. Come? Luce, gas, internet… sono senz’altro una fetta importante dei costi mensili: prova a fare un check delle proposte presenti sul mercato e sfrutta le offerte. Fai lo stesso con la banca, mettendo a confronto le tariffe degli altri istituti. E prima di rinnovare il guaradaroba, rivendi online gli abiti che non usi più. Lo stesso vale per gli oggetti di cui ti vuoi liberare. Riduci le spese di trasporto rispolverando la bici e sostituisci la palestra con attività gratuite e all’aria aperta. Una volta raggranellato il budget, confronta i prodotti assicurativi sul mercato e scegli il migliore per te.

È essenziale avere
un ordine di priorità
prima di investire
le proprie risorse

polizza infortuni

polizza malattia

tutela legale

rc capofamiglia

tcm

polizza animali domestici

ltc

casa multirischio

Tratto da “Altroconsumo”

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